Cose da fare

Dieci cose da fare a San Vito Lo Capo.

Un tuffo a Baia Santa Margherita

Acque cristalline, una natura selvaggia e incontaminata e una piccola baia sabbiosa circondata da falesie e ulivi. Baia Santa Margherita si trova ad appena 10 km da San Vito Lo Capo, tra Castelluzzo e Macari ed è dedicata alla santa sui erano devoti i pescatori della zona. In uno dei golfi più belli del Mediterraneo, il mare è racchiuso tra la maestosità di Monte Cofano e le falesie di Calamancina. Una parte della lunga costa, che alterna rocce e sabbia, si può raggiungere a bordo di un trenino elettrico. Qui l’acqua del mare è sempre mite, non meno di 24 gradi d’estate e 14 d’inverno.

Una visita alla Riserva dello Zingaro

Sette chilometri di costa rocciosa, tra calette da sogno e sentieri tracciati tra antiche
grotte. La riserva dello Zingaro è un paradiso a cielo aperto, puro e incontaminato.
Immersa nella macchia mediterranea, incanta per la sua aspra bellezza, le sue acque
color smeraldo e le infinite possibilità di viverla, percorrendo i suoi sentieri alla
scoperta delle oltre 40 specie di uccelli che la abitano o delle tracce millenarie della
sua storia, o tuffandosi tra calette nascoste e grotte sottomarine. Preparate uno zaino
per avere quel che serve a portata di mano: acqua, cappellino e, per il pranzo, portate
con voi il pane cunzato, una specialità locale: un panino goloso condito con origano,
pomodoro, formaggio e alici salate.

Il Tramonto da Monte Cofano

Uno dei più bei tramonti della zona si ammira da Monte Cofano, la cima che
sovrasta la cittadina, riserva naturale. Per chi ama il trekking o la mountain bike, un
comodo sentiero accessibile a tutti permette di effettuare il periplo di questa stupenda
e maestosa montagna, mentre i più audaci possono salire fino in vetta. Passeggiare
tra questi sentieri offre delle emozioni uniche, tra siti archeologici e torri difensive lo
sguardo si perde tra le pareti rocciose che si innalzano vertiginosamente dalle
profondità del mare. Dalla cima si può godere di un panorama mozzafiato sul golfo di
Bonagia, forse una delle vedute tra le più belle e suggestive della Sicilia.

Assaggiare un piatto di Cous Cous

Il cous cous di pesce è la specialità della cucina locale diventata il simbolo del
territorio. E’ possibile assaggiarlo in tutti i ristoranti locali. La versione tradizionale è a
base di pesce, preparata con pesce da zuppa. Dopo avere assaggiato la ricetta
sanvitese, a settembre, mese del Cous Cous Cous Fest, provate una delle tante ricette
proposte dagli chef provenienti da tutto il mondo.

Assistere all'ncocciata

Nella preparazione tradizionale il cous cous viene bagnato con l’acqua salata e
incocciato. È infatti attraverso questo gesto antico – che consiste in un costante
movimento rotatorio delle mani – detto, per l’appunto, ‘ncocciata – che la semola di

grano duro si trasforma in tanti piccoli granelli e dà vita al cous cous. Assistere
all’ncocciata del cous cous è come assistere ad un rito antico in cui gli ingredienti sono
la lentezza, la manualità e un pizzico di amore.

Un'immersione tra antichi relitti

Gli amanti delle immersioni possono andare alla scoperta del relitto del cargo cipriota
Kent, affondato nel 1978 nelle acque antistanti la tonnara. Chiamato la “nave dei
corani” per il suo carico di libri sacri, il relitto è popolato da murene e gronghi
stanziali, cernie, saraghi, pesci pelagici e tantissimi scorfani rossi. Le acque di San
Vito custodiscono anche Circe, Enotria, Lussin e il sommergibile britannico
Thunderbolt. Un magnifico universo sottomarino che aspetta solo di essere scoperto.

Una passeggiata alla scoperta della natura

Il territorio di San Vito Lo Capo offre la possibilità di svolgere attività outdoor in ogni
stagione: dal trekking alla bicicletta, immersi in uno scenario unico. All’interno della
riserva dello Zingaro si possono seguire tre sentieri, di diversa difficoltà: il sentiero
costiero, quello di mezza costa e il sentiero alto. A Monte Cofano invece si può
scegliere di compiere il periplo della costa seguendo percorsi a strapiombo sul mare o
di raggiungere la cima dove lo sguardo gode di una vista magnifica che abbraccia
Erice, le Egadi, il golfo di Cofano, San Vito Lo Capo, Custonaci e la campagna
trapanese.

Una visita all'antica tonnara del Secco

Antica patria di tonnare e tonnaroti, San Vito Lo Capo conserva ancora oggi l’antico
fascino della mattanza. Alla tonnara del Secco, del quarto secolo avanti Cristo, le reti
non vengono più calate in mare dal 1969 ma nel luogo si respira ancora il mistero
delle leggende più remote. Una visita alla tonnara è un tuffo nel passato, riporta
indietro con la mente a quando qui si pescava e lavorava il tonno.

Ammirare le falesie a strapiombo sul mare

Tra le viscere dei monti comincia l’avventura. San Vito Lo Capo vanta uno dei più
grandi comprensori d’arrampicata del sud Italia. Quasi cinquecento vie perfettamente
chiodate su ottima roccia si inerpicano tra falesie mozzafiato con tiri di tutte le
difficoltà. Dall’arrampicata al trekking, il brivido corre tra i dirupi montani o su
bellissime scogliere a strapiombo sul mare, i campi di gioco ideali per i top climbers.

Immergersi nella natura tra Macari e Castelluzzo

Macari e Castelluzzo sono due piccole frazioni del territorio comunale. Una passeggiata
tra questi due borghi è una tappa obbligata per gli appassionati di turismo
naturalistico. Immerse nella campagna più autentica, tra sentieri che si arrampicano
tra fichidindia e fiori mediterranei, e a pochi passi dal mare, sono mete che coniugano
l’autenticità di un ambiente incontaminato con la semplicità della vita e dei ritmi naturali. A Castelluzzo assaggiate l’olio locale, dalla particolare fragranza, che si
estrae dai terreni circostanti.